Le Sardine

Breve guida alla scoperta del movimento delle Sardine che stanno animando le piazze d’Italia e il dibattico politico

Sardine: chi sono? cosa vogliono? perché questo nome?
Il movimento delle sardine è nato a Bologna, con la protesta contro Matteo Salvini che dalla stessa città lanciava la campagna elettorale leghista in vista delle regionali in Emilia Romagna. L’ideatore del movimento, Mattia Santori, nega ogni legame con la politica: “Siamo più un anticorpo che un movimento politico”.
Sui social si moltiplicano le iniziative e le proteste si sono allargate prima a Modena e poi a tante altre città, non solo quelle coinvolte nella prossima tornata elettorale. Ragazzi normali, sconosciuti nelle sezioni di partito e senza un passato da militanti che dall’idea di una notte insonne hanno conquistato le prime pagine dei giornali.
hanno raccontato di aver promosso l’idea sui social, ma anche attraverso il volantinaggio e la creazione di speciali “banchi del pesce” dove hanno distribuito sagome di sardine in cartone a promozione dell’evento.

Perché si chiamano “sardine”: il significato del nome
Riempire una piazza significa stare stretti come “sardine”, appunto. Più si tengono “stretti” e più l’iniziativa delle “sardine” può dirsi compiuta. Il nome però ha anche un significato metaforico che allude al caratteristico “silenzio” dei pesci. Un silenzio che gli organizzatori della protesta dicono di voler contrapporre agli “urlatori” dei comizi politici. L’iniziativa per ora ha avuto un’eco mediatica considerevole e sono attese nuove manifestazioni.

Ecco i 6 punti programmatici del movimento delle sardine:
1. Pretendiamo che chi è stato eletto vada nelle sedi istituzionali a lavorare.
2. Pretendiamo che chiunque ricopra la carica di Ministro comunichi solamente nei canali istituzionali.
3. Pretendiamo trasparenza dell’uso che la politica fa dei social network.
4. Pretendiamo che il mondo dell’informazione traduca tutto questo nostro sforzo in messaggi fedeli ai fatti.
5. Pretendiamo che la violenza venga esclusa dai toni della politica in ogni sua forma. La violenza verbale venga equiparata a quella fisica.
6. Chiediamo che i decreti sicurezza vengano abrogati.

L’obiettivo non è fare un partito delle sardine, ma stilare un documento programmatico, con l’obiettivo di diffondere sempre più i principali punti da seguire a livello locale. Ogni iniziativa del movimento, anche le più piccola, attraverso le connessioni costruite tra i vari gruppi locali viene amplificata con condivisioni, like e commenti.

Alessia Spatola

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